DE..meritocrazia: la vittoria della mediocrità!

La storia ci insegna che: “tutti i popoli caduti nel tranello del nepotismo, sono poi finiti in disgrazia e sono spariti come civiltà”. La paura che hanno i raccomandati, di essere scalzati dalle loro immeritate poltrone d’oro, da parte di persone ben più capaci, li porta a creare delle barriere che blocchino il naturale rinnovo meritocratico delle posizioni di potere e, per far ciò, si proteggono attraverso l’assunzione di persone fidate e facilmente controllabili ma, soprattutto, più impreparate di loro stessi.

Meritocracy
Condizione che porta velocemente ad un degrado di tutte le funzioni sociali, di ogni progresso civile, lasciando il passo alla corruzione, alla povertà del popolo e alla conseguente emigrazione di massa. L’Italia si vanta di essere una Repubblica democratica basata sulla meritocrazia dei ruoli. Una parola vergognosamente abusata, strapazzata e deturpata giorno per giorno, e i risultati penosi sono visibili da ogni parte la si guardi. Una parola che non sa più di niente, ma che fa ancora effetto sulle menti bacate di boccaloni compiacenti.

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Forse bisogna fare un ripasso veloce dei seguenti termini:

Meritocrazia (la menzogna italiana)

La meritocrazia (neologismo coniato dal sociologo britannico Michael Young negli anni 1950) è un concetto usato in origine per indicare una forma di governo distopica nella quale la posizione sociale di un individuo viene determinata dal suo quoziente intellettivo e dalla sua attitudine al lavoro. A questo uso del termine in senso dispregiativo si è affiancata col passare del tempo un’accezione più positiva, specialmente in Italia, tesa a indicare una forma di governo dove le cariche pubbliche, amministrative, e qualsiasi ruolo o professione che richieda responsabilità nei confronti di altri, è affidata secondo criteri di merito, e non di appartenenza a lobby, o altri tipi di conoscenze famigliari (nepotismo e in senso allargato clientelismo) o di casta economica (oligarchia).

Meritocrazia
Nepotismo (la consuetudine italiana)

Con il termine nepotismo si indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare e indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. Il termine deriva dalla parola latina nepos, significa “nipote”, e viene generalmente usato in senso spregiativo.

nepotismo
Corruzione (il male del mondo)

La corruzione indica, in senso generico, la condotta di un soggetto che, in cambio di denaro oppure di altre utilità e/o vantaggi, agisce contro i propri doveri ed obblighi. Uno stato nel quale prevale un sistema politico incontrollabilmente corrotto viene definito “cleptocrazia”, cioè “governo di ladri”, oppure “repubblica delle banane”.

 

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La cosa triste è che la “Demeritocrazia” è presente in ogni sfaccettatura di questo paese. In ogni tipo di lavoro. In tutte le istituzioni e perfino nei mondi sociali e culturali. Si privilegia chi ha più amicizie, chi ha la faccia talmente infilata nel deretano del boss, che non si capisce dove finisce uno e cominci l’altro. Si privilegia la mediocrità, lasciando marcire chi ha l’arte nel sangue, chi ha la mente adatta a sfornare le vere soluzioni per il progresso del paese, soltanto per garantirsi il frutto di malefatte nemmeno sudate.
E questo, ripeto, vale per tutti i campi lavorativi, sociali, politici e culturali.

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Questo è un Paese che ha lasciato dietro di se il romantico ricordo di tempi lontani, dei sacrifici fatti dai nostri padri e i nostri nonni, delle innovazioni industriali, dei tanti sogni resi possibili agli occhi del mondo, per abbracciare un grigio futuro senza speranza e senza identità, perché il suo popolo non ha più la forza né la voglia di credere in nulla di positivo. Questo è un Paese che potrebbe essere il fiore all’occhiello del mondo, ma io lo vedo come una bellissima donna tra le mani di un pessimo amante. E quell’amante siamo tutti noi, che continuiamo a farci del male senza reagire, che continuiamo a vedere i nostri figli, fratelli, padri, allontanarsi dalle loro terre d’origine, in cerca di un futuro più gentile. Noi che continuiamo a dover chiedere ciò che, invece, ci dovrebbe spettare di diritto: la libertà di sorridere, la libertà di vivere e raggiungere i propri sogni, la certezza di essere valutato per quello che si è davvero, senza alcuna differenza di trattamento e, soprattutto, con rispetto!

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Sotto l’aspetto della politica, questa dovrebbe aiutare un paese a crescere ed a difenderlo. Dovrebbe trovare il modo di salvaguardare il proprio patrimonio culturale, artigianale e industriale. Dovrebbe aiutare gli imprenditori a migliorare la propria azienda e, di rimando, migliorare la vita dei suoi operai. Perché non è con la tassazione selvaggia che si risolvono i problemi. Al contrario! In questo modo li si acuiscono e si condannano alla resa quelle anime che hanno ancora un po’ di volontà, trasformando in criminale anche la persona più gentile. Chi fa politica dovrebbe farla nel tempo libero, senza pretendere uno stipendio diverso da quello di un operaio, continuando a far parte del popolo e non prendendone le distanze. Dovrebbe ricordarsi di essere un dipendente di tutti quei cittadini che vestono gli stessi colori e dovrebbe temerli, non assassinarli lentamente.

Non è ancora troppo tardi per rialzare la schiena! Possiamo farlo insieme giorno per giorno, evitando che individui subdoli e ingannatori continuino a mietere vittime con il loro fare abusivo, gettando al vento l’intero patrimonio storico, culturale di un intero Stato, nonché gli stessi sacrifici dei cittadini che non fanno altro che sopravvivere in attesa del peggio.

Basta con questa Italia demeritocratica!
Basta con i sacrifici dei molti, per il bene dei pochi!
Basta con i lavori strapagati, mentre l’intera cittadinanza soffre la fame in silenzio!
Basta con il chiedere in ginocchio, ciò che ci spetta di diritto!
Basta con il divieto di sognare una vita migliore!
Basta con la farsa degli inutili curriculum vitae, che nessuno guarderà se non corredati da pagine di amicizie e titoli falsi!
Basta con il far finta che tutto vada bene!
Basta!!! Basta!!! Bastaaaa!!!

Che si tratti di un politico corrotto o di un cattivo imprenditore, di un criminale incallito o di un miserabile arrampicatore sociale, vanno tutti fermati per il bene della collettività!

Ricordiamoci “Tutti” che le loro barriere possono essere divelte, i loro deretani scalzati dalle sedie dorate e i loro protettori ridotti al silenzio. Il decadimento sociale può ancora trasformarsi in un nuovo risorgimento, ma dobbiamo volerlo con tutte le nostre forze e ricordarci che “noi” siamo tanti! Questo “loro” lo sanno ed è ciò che temono!

Rialzati popolo italiano! Risorgi Italia!

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