Vaccini dalle cellule dei feti abortiti – La lettera del Dr. Maurizio Dossi alla collega che lo ha denunciato all’Ordine.

Il presente articolo inizia con un passaggio in punta di piedi nei meandri del percorso redditizio dei vaccini, in modo da conoscere la situazione e valutare con coscienza i fatti riportati in alcuni articoli presenti sul web, e termina con la lettera inviata dal Dr. Maurizio Dossi alla giovane collega che lo ha denunciato all’Ordine dei medici, quindi, mettetevi comodi.

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Cominciamo!
I consultori aiutano le donne a interrompere la gravidanza, ma poi inizia il vero percorso redditizio per quel feto da trasformare in vaccino. Fegato, rene, pelle, timo, hanno tutti un grande valore di mercato, soprattutto per quelle ditte che producono vaccini con i tessuti umani, e poco importa se verranno utilizzate parti malate; l’importante è fare cassa. Uno di questi consultori, sembra essere il Planned Parenthood Institute.

In seguito ad alcuni studi sulle nanocontaminazioni dei vaccini, i ricercatori si sono sorpresi nel trovare 3 entità del tutto simili a globuli rossi all’interno delle coltivazioni. Questo non significa che sia del tutto un fatto straordinario, visto che molti vaccini prodotti in vitro contengono cellule umane, ma alcune di queste linee cellulari hanno qualcosa di particolarmente strano:

tessuti fetali nei vaccini

La linea cellulare WI-38 è una linea fibroblastica diploide umana derivata da un feto femmina di 3 mesi, proveniente da una gravidanza del 1962 negli Stati Uniti, il cui referto riporta: “Sensibilità al virus Stomatite vescicolare – Herpes simplex virus – Virus Pseudorabies – Poliovirus umano 1. Questa linea è stata la prima linea umana diploidi utilizzata nella preparazione del vaccino umano. L’ampolla numero 8 ha evidenziato la presenza di un contaminante batterico (un micrococcus). La linea è stata poi curata con diversi passaggi di antibiotici. Questa linea cellulare è negativa per la trascrizione trasversa”.

L’altra linea cellulare, la MRC-5, è invece derivante da fibroblasti polmonari di un feto maschio di 14 settimane – gravidanza nel Regno Unito 1966, aborto procurato perché la madre era paziente psichiatrica, e il cui referto riporta: “Sensibilità del virus Poliovirus umano 1 – Herpes simplex virus – Stomatite vescicolare”.

Trovate i referti originali qui e qui

  • Da un estratto dell’articolo pubblicato da Sa Defenza

Queste DOVREBBERO essere attualmente le uniche linee di cellule fetali utilizzate per coltivare virus per i vaccini, mentre per la maggior parte degli altri vaccini sono utilizzate linee cellulari da animali come cani (cellule epatiche), polli e scimmie. I principali vaccini che prevedono l’utilizzo di cellule umane (in America) sono:

Epatite A – Rosolia – Varicella – Herpes Zoster

Ma queste cellule sono coltivate in vitro e non dovrebbero prevedere la necessità di nessun nuovo feto. Il mercato dei feti sembra possedere un prezziario che oscilla tra gli 80.000 e i 250.000 dollari a… pezzo.

 

In America la notizia è stata ufficializzata dal Professor Alvin Moss del Center for Health Ethics & Law department at West Virginia University, e sembra che l’inchiesta coinvolga anche l’FBI. Grazie al Presidente dello Stato dell’Iowa e della Commissione Giustizia del Senato Americano, Sen. Grassley, si è scoperto che gli istituti “StemExpress, LLC; Advanced Bioscience Resources, Inc.; Novogenix Laboratories, LLC; Planned Parenthood Mar Monte; Planned Parenthood Los Angeles; Planned Parenthood Northern California; Planned Parenthood of the Pacific Southwest” vendono ogni singolo pezzo dei feti abortiti alle varie ditte farmaceutiche, naturalmente contro la legge americana.
Vedi articolo del 13 dicembre 2016

E dalle nostre parti, invece, come funziona?
I donatori e i feti (orribile solo pensarlo) sono in ottima salute?
Si fanno indagini genetiche e si controllano le malattie pregresse?
Vengono osservate le norme di conservazione e trasporto dei tessuti?
Il passaggio di denaro è registrato e denunciato alle tasse?

La lettera del Dr. Maurizio Dossi

lettera

Ma andiamo alla lettera del Dr. Maurizio Dossi, con la quale risponde alla collega che lo ha denunciato all’ordine. Dalla pagina Facebook “Un milione di italiani contro l’obbligo vaccinale“.

«Cara -omissis-. E’ la prima volta nella mia non breve carriera di medico chirurgo che il mio Ordine mi chiama a causa della segnalazione di un o una Collega. Ti scrivo solo per farmi conoscere da te. E per darti qualche benevolo consiglio. Non ti farò alcuna querela per diffamazione, anche se il mio avvocato insisteva per questo. Lo zio di mia moglie, Giudice di Cassazione civile, mi ha consigliato di scriverti una lettera e di dare spiegazioni al mio Presidente.

Vedi, ho visto la tua data di laurea. Ed ho sorriso. Ho capito tutto. Sei nata nell’88 e ti sei laureata nel 2013. Uno dei miei nove figli ha la tua stessa età. Potresti essere mia figlia. E ti parlerò come se lo fossi. Perché, vedi, devi ancora imparare molte cose. Mai, mai, per nessun motivo un Collega segnala al suo Ordine dei Medici un altro Collega. Non si fa. Te lo hanno forse insegnato alla Università? Se è così ti hanno insegnato molto male. Perché, vedi cara -omissi-, io ormai sono un Medico anziano. Non tanto di anni. Anche se ne ho 63. Ma appartengo ad una generazione nella quale se un Collega (bada che per rispetto si scrive con la C maiuscola, perché ognuno di noi ha sudato lacrime e sangue per arrivare alla posizione alla quale è arrivato) vedeva un altro Medico fare uno sbaglio, aveva il coraggio di parlarci faccia a faccia. Non segnalandolo al suo Ordine di appartenenza.

Io sai sono Specialista in Anestesia e Rianimazione. Ho passato notti e notti di guardia a fare anche tre cesarei, a rianimare neonati in sofferenza fetale, e grazie a Dio, in cui credo, perché sono cristiano, e cattolico, ho imparato negli anni tante ma tante cose. Prima di tutto, quella che ti ho detto all’inizio. Infatti se tu mi avessi scritto, e mi avessi chiesto spiegazioni ti avrei spiegato in modo molto chiaro la mia posizione, che è quella che ti allego qua sotto, scritta in un Post che Tu non hai letto, altrimenti non mi avresti denunciato. E, vedi, mentre tu ti godrai serena e tranquilla delle belle vacanze, io avrò da difendermi dalla tua accusa infondata. Mi chiedo cosa ti ha spinto a farlo. Un senso di giustizia? Voler correggere ed eliminare tutti coloro che pensano che un esavalente NON faccia la gioia di un neonato e NON lo protegga da tutti i suoi mali? Volevi fare giustizia? Non lo so. Non mi interessa.

Concludi la tua segnalazione (che significa denuncia, cosa orribile che un Collega fa solo per crimini come un aborto fatto in privato, o se scopre un Odontotecnico che fa l’Odontoiatra, ma NON se si sospetta che un tuo Collega possa pensarla diversamente dal “pensiero dominante” sui Vaccini.) affermando “Spero di sbagliarmi.” E proprio ti sei sbagliata poiché io senza sapere nulla di te due o tre giorni dopo ho scritto chiaro altrove che non sono antivaccinista. Che però desidero vaccini puliti, sicuri, monovalenti da fare nei periodi giusti e mai prima.

Peccato. Hai perso una occasione di comportarti in modo coerente col Titolo del quale ambedue siamo insigniti. Medico. Ma vedi, io mi laureai nel 1979. Ho quasi 38, TRENTOTTO anni di Laurea. A Pieni Voti e Lode. E IDEM la Specializzazione. Questo mi ha fatto sorridere. Il fatto che in trentotto anni di di Laurea e decine di migliaia di pazienti nessuno mai mi abbia denunciato al mio Ordine. E, che alla fine della mia carriera (sai, sono più anziano io del mio Presidente) mi debba presentare a dare spiegazioni perché una Collega con tre o quattro anni di Laurea invece di scrivermi e avere spiegazioni, prima di denunciarmi, non mi abbia contattato per chiedere.. Beh, caro Dossi, cosa succede, sei pro o contro i vaccini, non l’ho capito. Non era difficile. Pensaci un po su, dai. E stai attenta. Che la prossima volta potresti invece che me che come cristiano ti perdono, potresti incrociare in uno squalo che sarebbe capace di distruggerti. Stai attenta. Il nostro mondo di Medici, non illuderti, si sta trasformando in una vasca di squali pronti a divorarsi.

Ti saluto, ti auguro ogni bene […]

4 pensieri su “Vaccini dalle cellule dei feti abortiti – La lettera del Dr. Maurizio Dossi alla collega che lo ha denunciato all’Ordine.

  1. Ciao, Filippo Fabio. Per puro caso ho trovato il tuo Blog che riporta la mia mail che SaDefenza, censuratissimo periodico sardo al quale va tutta la mia stima, aveva trovato! Ti voglio ringraziare. Non sapevo di avere attirato la tua attenzione! Mi consenti di condividere ovviamente citandoti alcuni post del tuo Blog?
    Ho aperto da pico il mio dopo la mia defenestrazione da Facebook! Il mio URL è:
    https://mauriziodossiblog.it

    Non sono ancora molto abile e se mi darai consigli te ne sarò grato! Buona giornata! Giugno, sabato 19, AD 2021

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    • Ti ringrazio per essere passato da queste pagine, Maurizio. Puoi condividere liberamente ciò che ti interessa, ovviamente, come hai ben detto, citando sempre la fonte dell’articolo. L’unico consiglio che posso darti, è quello di essere sempre te stesso e di non lasciarti demoralizzare da quella parte di pubblico sempre più seguace di un sistema che ci vuole schiavi, silenti e osservanti di un pensiero unico mendace. Ci sono molte voci fuori dal coro, e noi siamo una di quelle: siamo le pecore nere che si tengono in disparte dal gregge. Buona fortuna con il tuo blog. Filippo.

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