Ottobre si avvicina… ed è quasi tempo di The Arthur Chronicles.

Prima di arrivare al punto cruciale del post, è doveroso un piccolo preludio che possa far meglio compredere l’atmosfera di ciò che verrà trattato.

naturafantasy

Samhain… la luce si spegne, il sole da tempo è caduto, come un guerriero che crolla arrancando, il suo spirito adesso è maturo, e come una spiga il cuore è falciato. La scure divina brilla sulla terra di Erin, sfavillante è la sua lama, sotto il bagliore della luna di nebbia. Il Dio e la Dea uniti e assopiti nel grembo della terra, il Dio che muore tra le braccia dell’amata, e mille foglie cadono dolci lacrime dei frassini.

La morte, la morte
la morte che arriva
la morte rognosa
la morte lasciva
la morte che dona
la morte che prende
la morte che ruba
la morte che rende
la morte che vive
la vita che muore
la morte, la morte
la morte e l’amore

Nelle tenebre un rito si compie, nella morte spirituale il Dio si prepara a rinascere, l’oscurità incuba la luce, e la morte sarà madre di vita. E in questa notte senza luci, si ode la civiltà cantare antiche nenie, il lupo saluta il Dio addormentato, il corvo accompagna cortei degli erranti spiriti, in questo buio tutto s’illumina di speranza, e il perpetuo silenzio dei morti è un canto di festa. La natura si richiude in se stessa, l’abbraccio della terra culla il ventre fecondo della sapiente mater divina. Vivi e morti si riuniscono oggi, insieme, ancora una volta sotto lo stesso velo, e nel riposo degli dei dormienti, ogni loro sogno si fa manifesto. Il mondo si tinge di nuovi inizi, e il volo dell’allodola è una danza fra mille fuochi. Samhain… l’attesa solenne, l’unione dei mondi, l’eterno preludio del grande ritorno.

[Alcune note informative]
Nel Nord Europa, al tempo dei Celti, a causa dell’intenso buio invernale, sembrava che il sole fosse morto e avesse bisogno di risorgere, mentre la luna continuava ad essere costantemente presente. Per questo la Dea era ritenuta immortale, mentre il Dio moriva ogni anno per poi rinascere. Dunque questo è un rito funebre per il Dio caduto, ma è un rito da affrontare con la gioia nel cuore, poiché Egli rinascerà a dicembre e si riunirà presto alla sua sposa, durante le Nozze sacre di Beltane.

E giungiamo finalmente al fulcro del post 😀

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Ebbene sì, per “The Arthur Chronicles – Le notti di Samhain” è quasi giunto il momento di venire al mondo, e l’attesa diventa sempre più pressante di giorno in giorno. In questi ultimi tempi, lo scrivente ha spesso trattato di argomenti che riguardano la Samhain (Sauin – Samuin – Samain) e i rituali celtici pagani, argomenti che hanno giocato un ruolo chiave nella nascita di questo mio secondo romanzo, stavolta in chiave fantasy, che narra di fatti accaduti proprio intorno al 31 di ottobre – 1° di novembre, giorno della festa dei morti, o per l’appunto il giorno della festa di Samhain. Di questo romanzo ne accennai qualcosa nel mese di aprile c.a., però non diedi alcuna informazione sulla sua essenza, cosa che invece farò oggi con dei piccoli suggerimenti per stimolare la curiosità del lettore, almeno si spera. 😛 Il romanzo narra le vicende di un giovane vagabondo, un ramingo di nome Arthur Breeden, il quale, rimasto orfano in tenera età e tenuto alla larga dagli abitanti del piccolo villaggio di Avory, sua terra natia, si troverà a dover affrontare delle prove di coraggio che lo porteranno a scoprire la sua vera identità, lo spingeranno a combattere contro un diabolico e mavagio druido di nome Dhuinn, e cambieranno per sempre la sua vita. Ma non posso dire nient’altro, o finirei per togliervi tutto il divertimento. Tuttavia, è giusto lasciarvi almeno il prologo della storia narrata, così come figura sul testo, qualche immagine dal web che vi dia l’idea del contenuto, ed anche una cover che creai personalmente per puro divertimento, ma che non ho mai completato:

Nelle due notti che precedono il primo di novembre, colui che veglia sul cancello posto tra i confini del regno dei vivi e il regno dei morti, permette alle anime meritevoli di tornare nel mondo terreno per un’ultima notte da passare in compagnia dei propri cari, inconsapevoli della loro presenza, per far poi ritorno nel regno dei morti e abbandonarsi al lungo sonno. Ma a volte alcuni spiriti ribelli, spinti dalla sete di vendetta, dalla bramosia di potere o dal desiderio sfrenato di incutere terrore e dolore, si rifiutano di abbandonare il regno dei vivi e rubano le anime di animali consenzienti per confondersi tra la gente e controllarne le menti, e quando questo accade è compito del Rumen dargli la caccia, trovarli e riportarli indietro.

Quindi, appuntamento al prossimo mese per una cover e una data di uscita ufficiali, oltre che a info su qualche evento creato per l’occasione. Grazie per l’attenzione e occhio ai druidi.

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