C-string, per una moda sempre più minimal.

Non è una vera e propria novità, ma di certo si tratta di un indumento che va prendendo sempre più campo, specialmente tra le donne che incantano il pubblico televisivo, e del quale, con tutta probabilità, questa estate ne vedremo a bizzeffe anche nelle spiagge. Per chi non lo conoscesse, si tratta di una sorta di foglia di fico molto striminzita, indicato come “Il Nuovo intimo” a forma di “C” che  sostituirà tanga e perizomi, poiché essendo autoreggente e dalla forma ergonomica, potrà essere indossato senza l’uso di elastici o laccetti laterali, che le donne sembrano non voler più gradire.

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Un indumento che risulta essere invisibile, che rende possibile mostrare una silhouette priva di imperfezioni e le zone intime apparentemente nude, se indossato sotto gonne dallo spacco vertiginoso. Tale effetto può essere notato sia su pantaloni a vita bassa che sugli abiti da sera, ma risulta essere un’arma in più per le donne che vogliono incantare il proprio partner durante una serata altamente sexy. Tranquille, ci sono anche i V-bra autoreggenti per coprire il seno, oppure i simpatici pesciolini adesivi copri capezzoli (più o meno quello che accadeva con le stelline applicate sui cartelloni pubblicitari dei film per adulti).

Fenomeno che, comunque, ha già contagiato anche la moda per maschietti con gli “String-lateral”. Questo è quanto ci viene proposto dagli stilisti del settore lingerie, un uomo e una donna sempre più scoperti, che fanno fatica a sopportare i vecchi e poco pratici slip e che sembrano ardere dal desiderio di mostrarsi in tutta la propria beltà e carica erotica.

Ma le donne che non intendono apparire sugli schermi televisivi, cosa ne penseranno? È davvero un indumento utile, oppure si tratta di un metodo alternativo per apparire come una figa mangiauomini? Agli “uomini” auguro soltanto tanta, tanta fortuna, affinché la foglia di fico non cada nel momento sbagliato.

9 pensieri su “C-string, per una moda sempre più minimal.

  1. Posso ridere?, ma ridere a crepapelle e di gusto? Ma le abbiamo viste le immagini di questi poveri maschietti? Già le femminucce sono ridicole, ma i maschietti … ha ragione Giuliana, ma la classe non si costruisce, è innata, o si possiede o non c’è nulla da fare … si cavalca l’onda del cattivo gusto, ma, soprattutto, mi pare proprio che ci stiamo avviando a neurone zero … 😦

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