Referendum abrogativo 17 aprile 2016. Andare a votare è un obbligo morale.

“L’Ortodossia consiste nel non pensare, nel non aver bisogno di pensare. L’Ortodossia è inconsapevolezza”, scrisse George Orwell. Non è una bella sensazione: la classe dirigente del Paese sta chiedendo ai cittadini di obbedire senza fornire informazioni adeguate su contenuti e conseguenze delle scelte.

Non cadere nel tranello dei falsi profeti che siedono sulle poltrone del potere, andare a votare è un obbligo morale, oltre che essere l’ultima forma di libera espressione  che ci rimane. Fai la tua parte.

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6 pensieri su “Referendum abrogativo 17 aprile 2016. Andare a votare è un obbligo morale.

  1. Molti di noi Blogger ci siamo schierati per il sì, forza allora, che non sia una Waterloo! Saluto te e Silvia, schierata come me per “Sì” in questo referendum, ciaoooo! Giusy

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  2. Mio marito ed io, e pure il mio primo figlio, siamo intimamente convinti che si DEVE andare a votare e votare sì.
    Ma stasera parlando con un amico che stimo mi parlava delle ragioni del no, e dei posti di lavoro che verranno meno. Non so se questo sia vero, ma io non recedo dalla mia decisione.
    Notte serena Filippo

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